L’opera commissionata a Caravaggio nel 1608 dal Senato messinese per decorare l’altare maggiore della Chiesa dei Cappuccini

Pubblicato: 24 ottobre 2009 in 1

“L’adorazione dei pastori” di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) fu commissionata nel 1608 dal Senato messinese per decorare l’altare maggiore della Chiesa dei Cappuccini e fu pagata 1000 scudi. Malgrado tutti i documenti fossero irreperibili già prima del drammatico terremoto del 1908, l’opera viene citata dai biografi fin dalla metà del Seicento.

L'adorazione dei pastori - particolare

Oggi al Museo Regionale di Messina, l’opera fu realizzata dal pittore durante il soggiorno siciliano in una fase piuttosto complessa della sua travagliata esistenza. Caravaggio, bandito da Roma per aver ucciso un uomo in duello, attraversò il sud Italia passando per Napoli, Malta, Siracusa, Messina e Palermo, in attesa del perdono papale che gli avrebbe consentito di tornare nell’Urbe. L’artista morì, come è noto, mentre ritornava a Roma dopo aver ottenuto il perdono del Papa.

Ne L’Adorazione dei pastori l’interpretazione dell’episodio sacro è, ancora una volta, profondamente naturalistica. La scena è proposta secondo la descrizione fatta nel Vangelo secondo Luca: la sacra Famiglia accoglie nella stalla i pastori venuti per adorare il Salvatore. Nell’opera, Caravaggio dipinge una Madonna umile distesa sulla paglia, con chiari riferimenti ai sarcofagi medioevali ed ai modelli bizantini, ma ambienta il tutto in una scenografia totalmente disadorna dove non compare l’angelo annunziante, nella penombra di una notte dove solo i fili di paglia sprigionano luce.

Fin dalla sua stesura, il dipinto fu apprezzato dai contemporanei per l’originalità della sua struttura.

L’opera sarà restaurata all’interno della Camera dei deputati, in Via Parlamento 19 le operazioni svolte dai tecnici saranno visibili ai passanti, attraverso le vetrate, anche dalla strada. I lavori verranno svolti da Valeria Merlini e Daniela Storti, saranno diretti da Gioacchino Barbera, Direttore del Museo Regionale di Messina, con la supervisione dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e con il contributo di FASTWEB, principale sostenitore dell’importante iniziativa.

Lascia un commento